Chi vive a Taiwan sa bene che a ogni angolo, in qualsiasi luogo pubblico, in strada o in università, al parco, nell’ascensore, e magari, per quello che ne so, anche al cesso, si trovano delle videocamere di sorveglianza. E tutti i veicoli a motore, in generale, ne hanno una incorporata.
La presidente attuale, a ogni occasione, non manca mai di ripetere il binomio “democrazia e libertà”. A mio avviso, la presenza massiccia di videocamere di sorveglianza cozza con l’idea di libertà che abbiamo in Europa. Sicuramente, tralasciando il sistema anglosassone, una cosa del genere sarebbe impensabile sul continente europeo.
Per giustificare l’installazione di videocamere, si cita spesso il problema della sicurezza, ma credo che arrivare al punto di installarne un tale numero significa aver completamente rinunciato all’idea di sviluppare fiducia tra i cittadini, educare ed educarci al fine di poter migliorare il nostro vivere civile.