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Tu sei un ingenuo

“Tu sei un ingenuo. Tu credi che se un uomo ha un’idea nuova, geniale, abbia anche il dovere di divulgarla.”

“Tu sei un ingenuo. Prima di tutto perché credi ancora alle idee geniali. Ma quel che è peggio, è che credi all’effetto benefico della divulgazione.

No, basta guardarsi intorno per capire che non esiste una sola idea importante di cui la stupidità non abbia saputo servirsi.

Tu mi dirai che la diffusione di un pensiero che possa evolvere il livello della gente è un dovere civile.

Non riesci proprio a distaccarti da un residuo populista, e anche un po’ patetico.

Purtroppo oggi, appena un’idea esce da una stanza, è subito merce, merce di scambio, roba da supermercato. La gente se la trova lì, senza fatica, e se la spalma sul pane, come la Nutella.

No, qualsiasi pensiero nuovo ha bisogno di cure, di protezione, di amore e a volte anche di silenzio, perché se non è preservato dal frastuono della cattiva divulgazione soffre, si affievolisce, e a poco a poco, muore.”

Giorgio Gaber (1939 – 2003).